Eufloria: stato di benessere, senso di soddisfazione che si esprime indossando con allegria e vivacità esuberante la capsule collection di Etnia Barcelona.

Fin dalla nascita nel 2001, il marchio indipendente Etnia Barcelona si è sempre distinto per la volontà di conferire colore a un prodotto che tendenzialmente veniva realizzato solo in marrone o nero. Cromie e tinte che non sono però solo un semplice segno distintivo, ma si fanno espressione di senso di libertà, umanità e rispetto di tutte le etnie per un brand che ha come mission quella di pensare a tutte le persone e a tutti i modi di esprimersi attraverso il colore e l’arte.

Ancora una volta, Etnia Barcelona mantiene fede al suo status anticonformista e ribelle lanciando Eufloria. La nuova capsule collection è un’esplosione di vita, una sferzata di ottimismo che attraverso un fluorescente raggio di luce ci trasporta in un mondo psichedelico e sofisticato.

Tre sono i modelli che caratterizzano questa edizione speciale: “The Kahlo“, “The Kennedy“, “The Einstein“. Tutti costruiti con l’intento di ammaliare e ispirare entusiasmo grazie anche alla cura per ogni dettaglio.

Le montature sono realizzate in acetato naturale Mazzucchelli da 7 mm, i sapienti intarsi scanalati donano agli occhiali una forma iconica e confortevole. Le aste vengono ottenute accoppiando diversi strati di acetato, messi in risalto da differenti gradi di trasparenza. I terminali sono impreziositi da un simbolo creato appositamente per ciascun modello: un occhio con un raggio di sole; un occhio con ciglia; un occhio inserito in una piramide. Tutti gli occhiali sono costruiti con lenti minerali Barberini che con la tecnologia HD Colors offrono un’esperienza visiva unica in termini di qualità.

Come tocco finale Etnia Barcelona ha deciso di affidare la campagna al fotografo marocchino Mous Lamrabat. I magistrali scatti dell’artista, carichi di valori etnici, hanno permesso all’edizione limitata Eufloria di riconnettersi perfettamente alle radici dei valori del brand.

“I like living, breathing better than working...my art is that of living. Each second, each breath is a work which is inscribed nowhere, which is neither visual nor cerebral, it's a sort of constant euphoria”

Marchel Duchamp